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INFORMACISL RECAPITO LUGLIO 2009.doc

INCONTRO NAZIONALE RECAPITO

 

Recapito - 15/07/2009

 

Si è svolto ieri un incontro con la divisione  servizi postali, a cui ha partecipato il responsabile della divisione l’Ingegner Meacci.
 
Ci aspettavamo che il capo divisione, al pari di quello che era accaduto con il responsabile di Mercato Privati,  ci esponesse una lucida analisi della situazione attuale, evidenziando le criticità e le opportunità, e ci illustrasse gli intendimenti aziendali per consentire, finalmente, un consolidamento ed un rafforzamento delle capacità operative del settore, e le vie possibili che possano consentire uno sviluppo vero di servizi a valore aggiunto.
 
Tutto questo non è stato.
 
Il capo divisione ci ha spiegato che c’è crisi internazionale del settore, che i servizi tradizionali sono in calo, che il settore oggi comunque va bene nonostante il calo di traffico e che l’Azienda si sta muovendo sul versante di prodotti ad alta tecnologia ed integrati.
In verità la descrizione che ci è stata fatta a nostro parere non ha nessuna rassomiglianza con il  mondo del recapito che noi conosciamo e viviamo tutti i giorni, quello delle ferie negate,  delle zone vuote non servite per giorni o servite parzialmente attraverso la flessibilità operativa, quello del sabato tutti a casa e posta a terra.
 
Per tali motivi noi non abbiamo tratto la convinzione che ci sia consapevolezza della reale situazione del settore  da parte del  gruppo dirigente ai massimi livelli di quella divisione e che pertanto non ci sia una adeguata capacità di dare la forte svolta di cui il  settore necessita  per evitare il declino irrimediabile.
 
Per tali motivi questa O.S.  ha chiarito che non seguirà l’Azienda lungo la china del “tranquillo disastro” ma che alla ripresa delle attività, subito dopo le ferie estive, comincerà una lunga campagna di sensibilizzazione  per mettere in grande evidenza tutte le criticità esistenti e per proporre tutta una serie di modifiche che diano al settore tutto lo slancio necessario per arrivare alla liberalizzazione in condizioni  tali da poter  mantenere i propri spazi di mercato ed acquisirne di nuovi, con livelli occupazionali accettabili.