INSICUREZZA DI POSTE ITALIANE ARRIVA IN PARLAMENTO
Extra - 06/04/2009
Il Presidente della apposita Commissione del Senato ha convocato in audizione - nella giornata di ieri - le OO.SS. di Poste Spa e successivamente i vertici aziendali, sulla questione degli infortuni in Azienda.
Come SLP CISL abbiamo informato il Presidente della Commissione che nei primi dieci mesi del 2008 vi sono stati complessivamente 9.335 infortuni rispetto agli 8.787 dello stesso periodo del 2007, con un incremento del 6,24%. Di questi, 2.146 hanno avuto una prognosi superiore ai 40 giorni, quindi infortuni gravi, dieci sono stati gli eventi mortali.
Sui 9.335 complessivi, ben 8.080 riguardano la divisione postale e - fra questi - 6.653 sono riconducibili direttamente al recapito della corrispondenza.
Pertanto siamo in presenza di un fenomeno sicuramente preoccupante, che richiede interventi forti per una significativa riduzione.
Abbiamo evidenziato che in varie occasioni abbiamo richiesto all’Azienda un monitoraggio comune, nell’ambito degli organismi paritetici sulla sicurezza, sul fenomeno infortuni sul lavoro, al fine di riscontrare le varie casistiche e per identificare le criticità ricorrenti, riguardanti i modelli organizzativi.
Oltre a ciò, un monitoraggio del rapporto fra mezzi utilizzati e caratteristiche fisiche dei lavoratori applicati, le caratteristiche del territorio e climatiche dove si verificano in maggior numero gli incidenti ( città, periferia, montagna, con nebbia, ghiaccio ecc).
Al di là di generici impegni, l’Azienda non ha mai attivato quel tipo di tavolo che avrebbe consentito a fronte di una analisi approfondita, la identificazione di una serie di misure idonee a cercare di ridurre la quantità degli incidenti.
Anche la scelta aziendale di un mezzo unico (la moto piaggio 125) per la maggior parte delle zone, senza tener conto della soggettività degli addetti e delle diverse caratteristiche orografiche e di traffico del territorio servito, non hanno aiutato la riduzione del fenomeno, ma hanno, anzi, creato problemi nella guida a molti colleghi e soprattutto a molte colleghe, che hanno trovato difficoltà insormontabili con i nuovi mezzi.
Si tenga presente che le zone totali a livello nazionale sono meno di 40.000 e quelle servite con motomezzo sono oltre 27.000.
Abbiamo, inoltre, portato all’attenzione del presidente della Commissione che anche un altro settore, pur con numeri e percentuali minori, è, a nostro parere, bisognoso di maggiore attenzione e maggiori interventi: quello degli uffici con riferimento alle rapine.
Riteniamo insufficienti, nel loro complesso, gli interventi posti in essere dall’azienda, specie in quegli uffici che hanno già subito più rapine.
Anche in questo caso abbiamo sottolineato che il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali da parte dell’Azienda è stato largamente insufficiente.La riunione si è conclusa con l’impegno della Commissione ad invitare l’Azienda ad attivare tutte le iniziative idonee a contrastare il fenomeno degli infortuni.