Lettera aperta ai lavoratori in lotta
Recapito - 10/10/2008
Le ragioni che hanno spinto la nostra Organizzazione Sindacale ad indire uno sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive dall’8 settembre al 7 ottobre ed a non firmare gli accordi aziendali del 23 luglio e del 18 settembre 2008 vanno ricercate nell’esigenza di ristabilire delle condizioni elementari di Relazioni Industriali basate sulla correttezza e sull’effettiva concertazione.
Non è possibile siglare degli accordi con l’Azienda che riguardano la riorganizzazione nel settore recapito (il lavoro, quindi, di centinaia di colleghi) senza che l’Azienda fornisca la documentazione precisa relativa alle conseguenze di tale riorganizzazione.
Il Sindacato non è il notaio delle decisioni aziendali ma, in base alle previsioni contenute nel CCNL di Poste Italiane, è soggetto partecipe a pieno titolo nelle decisioni aziendali più rilevanti; tanto più quando queste decisioni riguardano il posto di lavoro di centinaia di colleghi.
Noi condividiamo in pieno quanto sostenuto dal Segretario della CGIL Epifani circa la vertenza Alitalia secondo cui “Non si può firmare un accordo separato se si rappresenta meno della metà dei lavoratori”
Proprio per questo stigmatizziamo il comportamento di quelle sigle sindacali che in Alitalia si fanno paladine della democrazia sindacale mentre in Poste Italiane firmano degli accordi, pur non rappresentando nemmeno 1/3 dei lavoratori.
Convinti della ragione del nostro modo di essere Sindacalisti e della Vs. solidarietà, confermataci dalla partecipazione alla lotta e dal continuo aumento di deleghe a nostro favore(sia a livello Nazionale che Territoriale), ribadiamo all’Azienda ed ai lavoratori che la SLP CISL non firmerà mai cambiali in bianco a nessuno – tanto meno a Poste Italiane – soprattutto quando in gioco ci sono i diritti dei lavoratori.
GIUDICATE VOI
Segreteria di Roma e Lazio